Arriva il jeans che ‘sfila’ e valorizza il lato B

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Giornalista e pierre con la passione per la moda e per l’arte, Clarissa Domenicucci, romana, lancia il ‘jeans perfetto’ in collaborazione con ‘Don the Fuller’, azienda italiana, abruzzese, che produce jeans e tessuto jeans per tante maison in tutto il mondo. Nasce ‘Don the Fuller by Bonec a’, un “inno a tutte le donne che sono rivoluzionarie, coraggiose e piene di energia”.

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Scatola nera in auto, c’è da fidarsi davvero?

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Le scatole nere che raccolgono dati sul funzionamento dei veicoli sono sempre più diffuse e gradite dalle compagnie assicurative, che ne auspicano l’adozione obbligatoria. In Italia ne sono già dotate circa 4,5 milioni di auto. Ma funzionano sempre correttamente? E quali risvolti hanno nei confronti degli utenti che ne accettano l’installazione? ‘Quattroruote’, nel numero di settembre in edicola, ha indagato sugli aspetti meno noti di questa tecnologia, rivelando come i malfunzionamenti dei dispositivi non siano in realtà infrequenti: imprecisioni e limiti che in campo assicurativo possono anche ritorcersi contro chi li ha adottati.

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La donna? “Programmata per tradire”

La donna? “Programmata per tradire”. E’ quanto sostiene una ricerca dell’Università del Texas, pubblicata sul sito di Vice, secondo cui le donne tendono più degli uomini a sostituire i propri partner. Il professor David Buss parla della cosiddetta ‘ipotesi scambio-compagno’: in sostanza, se il partner si ammala, muore o “perde il proprio fascino” la donna è pronta a scambiarlo con un nuovo partner.

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Carte di credito, occhio alla truffa del codice Cvv

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L’Agente Lisa scende nuovamente in campo contro le truffe e, sul suo account Facebook ufficiale che conta più di 350 mila fan, la poliziotta virtuale regala utili consigli per evitare di cadere vittime di malintenzionati. Questa volta, protagoniste sono le carte di credito e il codice Cvv.

“Fino ad oggi – spiega Lisa – avrete sentito parlare di carte di credito clonate ma oggi vi parlo di un altro modo per truffare sempre con carte di credito. Avete presente quella sfilza di numeri sovrimpressi sulla vostra carta? Quelli identificano la carta e il titolare perché ci sono anche nome e cognome, ma se volete acquistare via internet avete bisogno anche del codice di sicurezza CVV. Sono tre numeri impressi sul retro della carta. E qui i truffatori entrano in azione, perché se riescono in qualche modo a carpirvi il numero della carta e il CVV poi riescono a fare acquisti ONLINE a nome vostro e anche a pagarsi soggiorni in hotel”.

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Multe, arriva lo Scout Speed: cos’è e come funziona

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Nessun obbligo di segnalazione e nessuna possibilità di capire dove si trovi. L’ultima novità in materia di autovelox si chiama Scout Speed e promette di essere l’incubo peggiore per gli automobilisti più indisciplinati. A spiegarne il funzionamento e le potenzialità, il sito di informazione giuridica ‘La legge per tutti’.

“Lo Scout Speed – spiegano dal portale – è l’ultimo ritrovato in campo di autovelox e, sicuramente, uno dei più insidiosi per due ragioni: la prima è che non sono previsti obblighi di segnalazione preventiva nei confronti degli automobilisti, che pertanto non troveranno più il consueto cartello, ai margini della strada, con cui li si avverte della possibilità di controllo elettronico della velocità; dall’altro tali apparecchi vengono nascosti dentro un’auto della polizia in movimento, e quindi del tutto invisibili e imprevedibili: il che impedisce le classiche manovre del ‘frena e riaccelera’ non appena si vede la postazione sul margine destro della strada. Peraltro, proprio tale sistemazione rende inutili tutti i dispositivi di cui oggi si valgono gli automobilisti (come navigatori satellitari e app su smartphone) in grado di fornire avviso preventivo della presenza degli autovelox e tutor”.

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Sisma, l’esperto giapponese: “L’Italia dica addio a mattoni e sassi”

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L’Italia deve capire che “edifici costruiti con sassi e mattoni non possono resistere in alcun modo alle enormi forze generate da un terremoto”: costruzioni del genere si possono proteggere “solo adottando una struttura che isola l’edificio al livello delle fondazioni”, ma che è una soluzione molto costosa, improponibile per semplici abitazioni. Così Taro Yokoyama, professore associato alla Shibaura Institute of Technology e responsabile della LowFat Structures, società attiva nel campo della progettazione e della ristrutturazione di edifici anti-sismici, sintetizza, in un colloquio con l’Adnkronos, il dilemma legato alla protezione del patrimonio architettonico, ma soprattutto delle vite umane nelle aree più sismiche del nostro Paese.

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L’allarme dell’Ingv: “Attesi in Italia terremoti 30 volte più forti”

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In Italia i geologi si aspettano terremoti con energia 30 volte più forte di quello di Amatrice. Non si può sapere quando, né dove di preciso, ma di sicuro avverranno. L’allarme arriva dal sismologo Antonio Piersanti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. “I terremoti degli ultimi anni hanno portato in sé delle grandi tragedie, con un elevato numero di vittime, ma purtroppo la Terra ci sta dando degli avvertimenti – rimarca Piersanti all’Adnkronos – perché in Italia avverranno dei terremoti più forti di questo. Abbiamo la certezza che arriveranno a magnitudo 7, che equivale a un fattore + 30 di energia liberata rispetto a una magnitudo 6.0 come quello di Amatrice”. I sismi che sono attesi “saranno, per intensità simili a quello dell’Irpinia nel 1980, al sisma di Messina e Reggio Calabria nel 1908” spiega ancora Piersanti che, a fronte di queste evenienze, lancia un monito “bisogna essere preparati adeguatamente in termini di qualità dell’edificato”.

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Perché i terremoti avvengono di notte? Solo un caso

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La scossa che ha devastato il Centro Italia è avvenuta alle 3.36 del 24 agosto. Quasi alla stessa, il 6 aprile 2009, si è verificato il tragico terremoto dell’Aquila, registrato alle 3.32. Anche il sisma che sventrò l’Emilia Romagna il 20 maggio del 2012 avvenne in un orario non molto distante, verso le 4.04. Può, allora, giustificarsi il fatto che sui social rimbalzi una domanda: perché i terremoti avvengono di notte? In realtà, come ricorda laleggepertutti.it, l’ora notturna in cui si sono verificati i più disastrosi terremoti degli ultimi anni è solo e soltanto una casualità.

I terremoti hanno origine a chilometri di profondità sotto la crosta terrestre, dove fenomeni superficiali come la temperatura o l’alternarsi del giorno e della notte non hanno alcuna influenza. Nessun orologio geologico, quindi, ma unicamente una verità scientificamente provata: l’incidenza notturna dei terremoti sarebbe dovuta solamente al caso.

Andando indietro nel tempo, in effetti, la situazione, dal punto di vista cronologico non cambia di molto: sisma dell’Irpinia e della Basilicata (23.11.1980): ore 19.34; sisma del Friuli Venezia Giulia (06.05.1976): ore 21.00; sisma di Messina (28.12.1908, il più drammatico della storia italiana): ore 4.20; sisma della Calabria (tra Cosenza e Nicotera, 08.09.1905): ore 1.43. Come si può notare, tutti i terremoti in questione si sono verificati in orario notturno o, comunque, serale.

Non va trascurato, poi, un elemento di natura psicologica: i sismi notturni creano un impatto emotivo molto più forte, anche perché nelle ore notturne si ha la sensazione di non poter avere la situazione sotto controllo data la scarsa visibilità

Le spiagge top? Rimini, Positano e Porto Cervo

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Tutti al mare, o quasi. Tra chi resta a casa o è già tornato, chi ha scelto l’estero, c’è anche chi – e sono molti tra italiani e stranieri – ha scelto di trascorrere il Ferragosto sulle spiagge italiane. Secondo l’indice di attrattività e riconoscibilità stilato dall’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, è l’intramontabile Rimini in testa alla classifica dei lidi del Belpaese, seguita da Positano e Porto Cervo.

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Bollino nero, umore nero: 51 milioni i litigi degli italiani al volante

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Mancata precedenza, manovre pericolose, sorpassi a destra. In questi giorni di bollino nero sulle strade dei vacanzieri, spesso a essere nero è anche l’umore degli italiani al volante. Stando all’indagine commissionata a mUp Research da Facile.it, nell’ultimo anno 20,9 milioni di automobilisti sono stati coinvolti in una lite su strada e chi ha discusso lo ha fatto mediamente per 2,5 volte, generando quasi 51 milioni di litigi.

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