La spettacolare e particolarmente indicata cornice del Maschio Angioino, per la rassegna Comunale Estate a Napoli, ospiterà Domenica 2 agosto alle ore 21,00
la piece teatrale MALIA: CACCIA ALLE STREGHE, Il vero volto dell’Inquisizione. Un originale lavoro teatrale presentato da Livia Bertè, che ne ha curato Regia e Drammaturgia, per la direzione artistica di Ilaria Vitale.
Livia Bertè, giovane professionista napoletana, affronta con estrema acutezza un tema denso e tragico, fervido di effetti speciali.
Malia si eleva nell’eresia della diversità, condita di ideali e di sentimenti, spingendosi dentro quel fenomeno oscuro dell’Inquisizione spagnola che, dopo secoli di storia, si stenta ancora a comprendere. Spagna, 1600, il borgo di Logrono, piccolo e tranquillo paese dell’entroterra medievale, diventa “palcoscenico” di una storia tutt’altro che comune. E’ il tribunale dell’Inquisizione a sbarcare improvvisamente tra le mura di tufo e legno ed a sconvolgere la vita della povera gente imponendo la propria coercizione, cercando riprovevoli atti di stregoneria e massacrando la popolazione per il proprio ideale e scopo.
Un sistema usualmente votato al semplice martirio fisico dell’ignoranza si trova inaspettatamente però faccia a faccia con un vero focolare di pratiche arcane ed atti magici, con donne che usano gli antichi saperi tramandandoli da molte generazioni prima che il Vaticano decidesse di imporre la propria coercitiva presenza. Donne che non intendono fermare le loro celebrazioni prima del Solstizio d’Inverno, e che non hanno paura di usare ogni forza del loro mistico potere. Donne che appaiono in una doppia natura, di giorno madri e mogli, più o meno fedeli, affaccendate nelle loro quotidianità di paese; la notte, invece, creature baciate dal Maligno: e allora tutto intorno è odore di sacrilegio.
“Sarebbe più sopportabile morire sul rogo, che contraddire il proprio oscuro signore”.
Il testo parte da elementi e documenti di storie realmente accadute, per sbocciare poi nella realizzazione di un’idea del tutto personale di quella che è stata la stregoneria nei secoli bui e forse da molti anni prima.
Alla fredda durezza di una tortura ripresa interamente dagli atti, trasferita esplicitamente in scena, agitata nel gioco delle brutalità e delle verità, rincorre il fil rouge di una portante e sospesa storia d’amore.
Uno spettacolo prima di tutto visivo: Malia non ha paura di mostrare al pubblico immagini cruente e forti, necessarie a trasmettere il reale senso di quelli che erano i modi di praticare una religione di origine pagana, forse ormai perduta, ricca di sottintesi e sensazioni che più d’essere spiegate, si insinuano meglio nelle ossa alla vista di un atto abominevole, quale poteva essere l’uso dei corpi di neonati nei sortilegi o nei riti orgiastici, propiziatori del raccolto. Il testo di Livia Bertè muove da elementi e documenti di storie realmente accadute, per dischiudersi nella realizzazione di un’idea del tutto personale di quella che è stata la stregoneria nei secoli bui, e probabilmente anche nelle epoche precedenti. Una pièce teatrale dove le parole parlano volutamente meno quel linguaggio comprensibile, invece, agli occhi e all’udito. Mirando dritto ai sensi, inquisitori d’eccellenza.
A sostegno del lavoro della giovane drammaturga le valenti idee di Valerio Gargiulo e Giacomo Privitera, preziosi nel loro aiuto alla regia.
Gli attori protagonisti che regalano i propri volti all’inedita storia e sembrano prender vita da un tempo antico. Fra essi sovrastano la figura dell’Inquisitore, Danilo Rovani, e della strega più antica, Marcella Vitiello. Gli altri protagonisti, Marco Battimelli, Federica Iacobelli, Alessandro Musto, Francesca Niespolo, Gianluca Passarelli, grazie ad un’intricata ragnatela di rapporti intessono la tela del racconto.
Una serie di scene prettamente fisiche, guidate dalla coreografa Claudia Esposito, vedranno coinvolti inoltre gli attori Antonia Baiano, Chiara Falanga, Valerio Lombardi, Luisa Leone e Giovanni Palermo.Il disegno luci e le scenografie, parti fondanti delle suggestioni dell’intero spettacolo sono invece state curate da Valentina Nasti.
Costumi a cura di Franca Naccarato e Tiziana Sarno.
Grafica Salvatore Fiore. Foto Ilaria Vitale.
Costo del biglietto 15 Euro.
PER INFO E PRENOTAZIONI: 339 8191605
333 4666597
MAIL: [email protected]
REGIA E DRAMMATURGIA: Livia Bertè
AIUTO REGIA: Giacomo Privitera, Valerio Gargiulo.
DIREZIONE ARTISTICA: Ilaria Vitale
COREOGRAFIE: Claudia Esposito
CON
DANILO ROVANI: Inquisitore Juan Del Valle Alamarado
MARCELLA VITIELLO: Amaranta Frias
e
Francesca Niespolo : Desideria Johannes de Endara
Gianluca Passarelli: Raul Del Valle Almarado
Federica Iacobelli : Nilia de Golarte
Marco Battimelli: Salazar Alonzo Becerra
Alessandro Musto : Damian de Lambert
Livia Bertè : Melissa Lafarga
ENSAMBLE:
Antonia Baiano : Maria De Gaxen, popolana, spirito
Claudia Esposito: Popolana, Spirito
Chiara Falanga : Johannes De Lambert, popolana
Luisa Leone : Popolana, spirito, vergine sacrificale
Valerio Lombardi : Petri De Juangoregna, popolano
Giovanni Palermo : Secondo boia
Giacomo Privitera : Popolano
COSTUMI STREGHE : Franca Naccarato, Tiziana Sarno
SCENOGRAFIE: Valentina Nasti
GRAFICA : Salvatore Fiore
FOTO: Ilaria Vitale
RIPRESE E MONTAGGIO VIDEO: Davide Franco